Tignanello 2011

Clima

La stagione autunno-invernale è stata caratterizzata da un andamento climatico piovoso e freddo; negli ultimi giorni del 2010 si sono verificati fenomeni nevosi, seguiti da giornate rigide. I primi mesi dell’anno sono stati per contro asciutti e l’inizio della primavera mite, tanto da scongiurare ritorni di freddo. Il clima mite dei primi giorni di aprile ha portato ad un anticipo del germogliamento delle viti di circa 10 giorni rispetto alla media storica. La stagione vegetativa è stata molto favorevole, con poche piogge e temperature miti, per arrivare al mese di luglio in cui il clima mite ha permesso di riallineare le fasi fenologiche delle viti. A partire dalla prima decade di agosto le temperature sono aumentate fino ad oltre metà Settembre provocando un piccolo arresto nel processo di maturazione. Le uve hanno beneficiato del successivo cambiamento climatico avvenuto dopo il 20 Settembre, quando l’escursione termica tra giorno e notte ha consentito alle stesse di evolvere in maniera ottimale verso la completa maturità; le raccolte del Sangiovese, varietà principale e dominante nel vigneto di Tignanello, sono iniziate il 27 Settembre e sono state ultimate nella prima decade di Ottobre. Il Cabernet Franc ha avuto un’ottima evoluzione, le uve sono maturate regolarmente e sono state portate in cantina tra il 20 e il 26 Settembre. Le vendemmie del Cabernet Sauvignon invece si sono concentrate nei primi dieci giorni di Ottobre, iniziando dalle parcelle più precoci e terminando nelle zone di maggiore altitudine, maturate con maggiore regolarità. Piovosità totale annua: 521,2 mm Temperatura media 1 Aprile – 31 Ottobre: 19,75 °C Piovosità 1 Aprile – 31 ottobre: 253,6 mm

Vinificazione

La stagione calda ed asciutta ha imposto una accuratissima selezione in tutti i momenti salienti del periodo vendemmiale; alla raccolta in vigneto è stato infatti fondamentale selezionare i grappoli, ponendo particolare attenzione all’esposizione e all’integrità degli acini. La vendemmia, esclusivamente condotta a mano, ha tenuto conto delle varietà, ma anche dell’esposizione e della diversa altitudine delle varie parcelle del vigneto di Tignanello; queste infatti sono state raccolte l’una separata dalle altre, in modo da poter condurre le fermentazioni in funzione delle peculiarità e delle diverse espressioni legate al terroir. Le uve quindi sono state diraspate e portate sui tavoli di selezione manuale; qui la cura del dettaglio è massima, l’obiettivo è quello di allontanare quella piccola percentuale di acini disidratati o leggermente surmaturi, in modo da condurre al serbatoio di vinificazione solo quelli perfettamente integri. Durante la fermentazione e la macerazione, nei serbatoi troncoconici, i mosti si sono trasformati lentamente in vino, con attenzione estrema alla freschezza dei profumi, all’estrazione del colore, alla gestione del tannino volta alla dolcezza e all’eleganza. Una volta separate bucce e vino, si è avviata la fermentazione malolattica che, in barriques, esalta la finezza e la piacevolezza del vino. E’ iniziato quindi il processo di invecchiamento durato circa 12-14 mesi, in fusti di rovere francese ed ungherese, in parte nuovi ed in parte da primo passaggio; durante questo periodo i diversi lotti, vinificati separatamente in base alla varietà e alle variabili viticole, si elevano in legno, per poi essere assemblati pochi mesi prima dell’imbottigliamento.

Note Degustative

Tignanello 2011 ha un colore rosso rubino intenso con riflessi violacei. Al naso è maturo, con note di frutta scura e sottofondo fresco nel finale; predomina la polpa di prugna insieme a sentori di ciliegia, andando con progressione ed equilibrio verso note di liquirizia e menta. Al gusto, seppur ancora giovane, il vino ha prontezza e disponibilità, è ricco e armonioso. Ottimo al palato, grazie all’acidità e alla strutturata morbidezza dei tannini. Il retrogusto è ricco, sapido e caratterizzato da una dolce persistenza.

Tignanello

Il Vino

È stato il primo Sangiovese ad essere affinato in barriques, il primo vino rosso moderno assemblato con varietà non tradizionali (quali il Cabernet), e tra i primi vini rossi nel Chianti Classico a non usare uve bianche. Tignanello è una pietra miliare. È prodotto con una selezione di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc.

Tignanello

L’annata 2022 nel Chianti Classico è stata caratterizzata da piogge inferiori alla media fino al mese di agosto e da una primavera ed un’estate tendenzialmente calde, con i mesi di giugno e luglio contraddistinti da temperature al di sopra dei dati storici del territorio; le piante in queste condizioni climatiche sono riuscite ad auto-regolarsi, garantendo un germogliamento e una fioritura regolari e affrontando i mesi più caldi al meglio: all’inizio dell’invaiatura si presentavano in uno stato vegeto-produttivo ideale. Le piogge e il conseguente calo delle temperature di metà agosto hanno favorito ottime escursioni termiche tra il giorno e la notte, consentendo di avviare al meglio la maturazione. Le ottime condizioni climatiche dei mesi autunnali hanno garantito una vendemmia di ottima qualità. La raccolta è avvenuta attorno alla metà di settembre per il Sangiovese e il Cabernet Franc, e nella prima settimana di ottobre con il Cabernet Sauvignon.

L’andamento climatico della vendemmia ha richiesto, come di consueto, molta attenzione sia in vigneto durante le operazioni di raccolta, sia in cantina all’arrivo delle uve, dove la cernita e le prime lavorazioni sono state fondamentali per raggiungere un risultato finale ottimale. Durante il processo di fermentazione in serbatoi troncoconici, i mosti sono stati macerati con grande attenzione al mantenimento dei profumi, all’estrazione del colore e alla gestione della dolcezza ed eleganza dei tannini. La svinatura è avvenuta solo dopo attente e giornaliere degustazioni. Una volta separate le bucce dal vino, è stata avviata la fermentazione malolattica in barrique, per esaltare la finezza e la complessità degli aromi. Il processo di affinamento è avvenuto in fusti di rovere francese e in piccolissima parte ungherese, in gran parte nuovi, per un periodo complessivo di poco superiore ai 13 mesi; dopo un primo affinamento in lotti separati, questi sono stati assemblati per completare l’evoluzione in legno. Il vino, prodotto prevalentemente con uve di Sangiovese e una piccola parte di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, ha affinato per ulteriori 12 mesi in bottiglia prima di essere presentato sul mercato.

Tignanello è prodotto esclusivamente dall'omonimo vigneto che si trova presso Tenuta Tignanello su un terreno di 77 ettari esposto a sud-ovest, di origine calcarea con elementi tufacei, ad un'altezza tra i 350 e i 400 metri s.l.m.. È stato il primo Sangiovese ad essere affinato in barrique, il primo vino rosso moderno assemblato con varietà non tradizionali, quali il Cabernet, e tra i primi vini rossi nel Chianti a non usare uve bianche. Tignanello, in origine "Chianti Classico Riserva vigneto Tignanello" è stato vinificato per la prima volta da un unico vigneto con l'annata 1970, quando conteneva il 20% di Canaiolo e il 5% di Trebbiano e Malvasia, ed era affinato in piccole botti di rovere. Con l'annata 1971 è diventato vino da tavola di Toscana, è stato chiamato Tignanello e con l'annata 1975 le uve bianche sono state totalmente eliminate. Dal 1982 la composizione è rimasta invariata. Tignanello viene prodotto soltanto nelle annate migliori; non è stato prodotto nel 1972, 1973,1974, 1976, 1984, 1992 e 2002.

Di colore rosso rubino intenso con riflessi porpora, Tignanello 2022 colpisce al naso per le note di ciliegia, amarena matura e chicchi di melograno che, unite a delicati sentori di violetta, accompagnano verso sensazioni balsamiche fresche; completano il bouquet eleganti cenni di vaniglia e zucchero filato. Al palato tannini dolci e saporiti donano dinamicità alla beva, in un alternarsi di densità e freschezza che termina in un lungo finale, richiamando le note percepite al naso.

Vinous 98/100

Tenuta
Tignanello

Tenuta Tignanello

Tenuta Tignanello si trova nel cuore del Chianti Classico, sulle morbide colline racchiuse tra le valli della Greve e della Pesa e si estende per 319 ettari di terreni, con circa 165 ettari vitati. Tra i suoi vigneti, due tesori: il vigneto Tignanello e il vigneto Solaia che si estendono sulla medesima collina, su terreni derivanti da marne marine del Pliocene con calcare e scisto, e godono di giorni caldi e notti fresche durante la stagione della crescita. Dagli omonimi vigneti si producono Solaia e Tignanello, che sono stati definiti dalla stampa internazionale “tra i vini più influenti nella storia vitivinicola italiana”. Secondo i Marchesi Antinori, rappresentano una sfida continua ed una passione mai finita. I vigneti di Tenuta Tignanello sono composti principalmente dall’autoctono Sangiovese e da varietà non tradizionali come Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc.

Suolo

Suolo

Roccioso calcareo con roccia di alberese e galestro.

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