Sabazio

Il Vino

Le freschezza tipica della tradizionale varietà Sangiovese si unisce all’esuberanza del frutto caratteristica del Merlot per rappresentare l’antico territorio di Montepulciano. Il nome del vino celebra Sabatino Lulli, detto “Sabazio”, monaco dell’abbazia di Montepulciano che per primo, nel periodo medievale, fornì la indicazioni per la produzione di vino nella zona.

Sabazio

Il Vino

Le freschezza tipica della tradizionale varietà Sangiovese si unisce all’esuberanza del frutto caratteristica del Merlot per rappresentare l’antico territorio di Montepulciano. Il nome del vino celebra Sabatino Lulli, detto “Sabazio”, monaco dell’abbazia di Montepulciano che per primo, nel periodo medievale, fornì la indicazioni per la produzione di vino nella zona.

Sabazio

L’autunno 2022 è stato contraddistinto da un clima asciutto e generalmente caldo, permettendo il regolare svolgimento delle lavorazioni del suolo e della potatura. L’inverno è stato caratterizzato da temperature tendenzialmente miti e piogge regolari, che hanno garantito l’ottenimento di ottime riserve idriche nei suoli. Il germogliamento è iniziato i primi di aprile, in un periodo primaverile caratterizzato da una stagione fresca e tendenzialmente piovosa. Giugno ha visto un aumento significativo delle temperature mentre durante il mese di agosto, sporadici eventi piovosi e ottime escursioni termiche tra il giorno e la notte hanno consentito un ottimo avvio di maturazione. La vendemmia per Sabazio è iniziata l’11 settembre con il Merlot, in lieve ritardo rispetto alla media, e si è conclusa il 7 ottobre con il Sangiovese. Le uve al momento della raccolta si presentavano con un buon equilibrio.

All’arrivo in cantina le uve sono state diraspate e pigiate in modo soffice. Il mosto così ottenuto è stato trasferito in serbatoi di acciaio inox, dove ha avuto luogo la fermentazione alcolica a una temperatura controllata non superiore ai 25 °C in modo da preservare ed esaltare le caratteristiche aromatiche delle varietà. Il vino ha riposato in tini di acciaio inox dove ha avuto luogo la fermentazione malolattica e ha affinato per circa 4 mesi prima di essere imbottigliato a fine giugno 2024.

Fattoria La Braccesca si estende su una superficie totale di 508 ettari ed è composta da due corpi separati: il nucleo storico dell'azienda si trova nella zona di Montepulciano, con 103 ha piantati a vigneto nelle migliori sottozone del Nobile di Montepulciano; l'altro, con 233 ha di vigneto, si trova ai piedi delle colline circostanti Cortona. Il nome del vino si ispira a Sabatino Lulli, detto "Sabazio", monaco dell'abbazia di Montepulciano che per primo, nel periodo medievale, ha fornito le indicazioni per la produzione di vino nella zona. La prima annata di Vino Rosso di Montepulciano de La Braccesca è stata la 1992.

Sabazio 2023 si presenta di un colore rosso rubino. Al naso colpisce per le intense e piacevoli note di frutta rossa come fragola e ciliegia, unite a delicate sensazioni di arancia sanguinella e dolci sfumature di cacao. Al palato mostra una buona scorrevolezza e gradevolezza; i tannini setosi, sostenuti da una buona freschezza accompagnano un finale fresco, sapido e contraddistinto da un piacevole retrogusto balsamico.

Tenuta La Braccesca

Tenuta La Braccesca

La Braccesca si estende su 508 ettari dove un tempo sorgeva l’antica fattoria dei conti Bracci, da cui deriva il nome della tenuta e il suo stemma: un braccio coperto da armatura che regge una spada. Dal 1990 la proprietà della Tenuta è dei Marchesi Antinori. La superficie totale dei vigneti è di 340 ettari divisi in due corpi: il primo, di 366 ettari di cui 237 piantati a vigneto si trova al confine tra il comune di Montepulciano e quello di Cortona. L’altro appezzamento, 142 ettari di cui 103 a vigneto, si estende fino a Montepulciano fra tre delle sottozone più rinomate per la produzione di grandi vini rossi: Cervognano, Santa Pia e Gracciano.

Suolo

Suolo

Ricco di scheletro, franco sabbioso.

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