Annata caratterizzata da un inverno abbastanza piovoso e una primavera mite che ha visto l’anticipo delle fasi di germogliamento e fioritura rispetto alla media. L’irrigazione a goccia ha permesso di controllare lo stress idrico delle piante. L’abbassamento delle temperature e le leggere precipitazioni di fine estate sono state le condizioni ideali per una completa maturazione delle uve.
Le uve, raccolte ad un grado di maturazione zuccherina leggermente superiore alla media, sono state vinificate separatamente per varietà. Una parte delle uve è stata vinificata adottando la tecnica della macerazione a freddo (il mosto è rimasto a contatto con le bucce per circa 6 ore ad una temperatura di 10° C). Il mosto così ottenuto è stato aggiunto a quello ricavato dalla pressatura diretta delle uve ed introdotto in serbatoi di acciaio inox, dove ha avuto luogo la fermentazione alcolica ad una temperatura controllata di16° C. Dopo i primi travasi, il vino è rimasto per alcuni mesi sui propri lieviti al fine di apportare struttura, eleganza e mineralità fino al momento dell’assemblaggio e del successivo imbottigliamento.
San Giovanni nasce dai vigneti dell’antico Castello della Sala dall’unione di uve autoctone Grechetto e Procanico con quelle di Pinot Bianco e Viognier per raccontare l’Orvieto Classico secondo un nuovo stile. La prima annata del Castello della Sala Orvieto Classico è stata la 1990.
Colore giallo scarico con riflessi verdognoli. Al naso si percepiscono le note di frutta, in particolare prevalgono gli agrumi la pesca e l’ananas. La struttura e l’acidità si sposano in modo armonico con un retrogusto vivace e di buona persistenza.
Nato dai vigneti del Castello della Sala dall’unione delle uve autoctone Grechetto e Procanico con quelle di Pinot Bianco e Viognier per raccontare l’Orvieto Classico secondo un nuovo stile.
Annata caratterizzata da un inverno abbastanza piovoso e una primavera mite che ha visto l’anticipo delle fasi di germogliamento e fioritura rispetto alla media. L’irrigazione a goccia ha permesso di controllare lo stress idrico delle piante. L’abbassamento delle temperature e le leggere precipitazioni di fine estate sono state le condizioni ideali per una completa maturazione delle uve.
Le uve, raccolte ad un grado di maturazione zuccherina leggermente superiore alla media, sono state vinificate separatamente per varietà. Una parte delle uve è stata vinificata adottando la tecnica della macerazione a freddo (il mosto è rimasto a contatto con le bucce per circa 6 ore ad una temperatura di 10° C). Il mosto così ottenuto è stato aggiunto a quello ricavato dalla pressatura diretta delle uve ed introdotto in serbatoi di acciaio inox, dove ha avuto luogo la fermentazione alcolica ad una temperatura controllata di16° C. Dopo i primi travasi, il vino è rimasto per alcuni mesi sui propri lieviti al fine di apportare struttura, eleganza e mineralità fino al momento dell’assemblaggio e del successivo imbottigliamento.
San Giovanni nasce dai vigneti dell’antico Castello della Sala dall’unione di uve autoctone Grechetto e Procanico con quelle di Pinot Bianco e Viognier per raccontare l’Orvieto Classico secondo un nuovo stile. La prima annata del Castello della Sala Orvieto Classico è stata la 1990.
Colore giallo scarico con riflessi verdognoli. Al naso si percepiscono le note di frutta, in particolare prevalgono gli agrumi la pesca e l’ananas. La struttura e l’acidità si sposano in modo armonico con un retrogusto vivace e di buona persistenza.
Il Castello della Sala si trova in Umbria, a poca distanza dal confine con la Toscana, a circa 18 chilometri dalla storica città di Orvieto. Le terre del Castello, imponente maniero di epoca medievale, si estendono per 600 ettari, di cui 200 ettari piantati a vigna, ad un’altezza di 220 - 470 metri sul livello del mare, tra le dolci colline che caratterizzano la bella campagna di queste zone. Il suolo è tendenzialmente argilloso, calcareo, ricco di conchiglie fossili, con vigneti ben esposti alla levata del sole e con ottime escursioni termiche: quella del Castello della Sala è una zona altamente vocata alla produzione di bianchi. Una sola eccezione: il Pinot nero, trova in questo terroir le condizioni ideali per esprimersi al meglio.
Suolo derivante da sedimenti fossili marini con infiltrazioni d'argilla.