Bramito nasce dai vigneti dell’antico Castello del Castello della Sala. Un varietà, lo Chardonnay, che trova in questo particolare terroir, un suolo derivante da sedimenti fossili con infiltrazioni d’argilla, un’espressione dalla spiccata mineralità ed eleganza.
Bramito nasce dai vigneti dell’antico Castello del Castello della Sala. Un varietà, lo Chardonnay, che trova in questo particolare terroir, un suolo derivante da sedimenti fossili con infiltrazioni d’argilla, un’espressione dalla spiccata mineralità ed eleganza.
La 2024 è stata un’annata caratterizzata da un clima equilibrato, con un inverno mite e precipitazioni nella norma, condizioni che hanno consentito un buon accumulo delle riserve idriche nel terreno senza eccessi né carenze. La primavera si è distinta per temperature leggermente inferiori alla media stagionale e piogge ben distribuite che hanno favorito un germogliamento regolare. Nei mesi di maggio e giugno, le precipitazioni moderate hanno garantito un adeguato apporto idrico, sostenendo lo sviluppo delle piante, evitando future condizioni di stress. La fioritura dello Chardonnay si è svolta regolarmente verso la fine di maggio, seguita da un’allegagione uniforme. Dalla seconda metà di luglio fino ad agosto, il clima si è mantenuto caldo, con giornate soleggiate e ottime escursioni termiche tra il giorno e la notte. Queste condizioni hanno permesso una maturazione graduale delle uve, favorendo lo sviluppo di aromi complessi e mantenendo un buon equilibrio tra zuccheri e acidità. La vendemmia dello Chardonnay per il Bramìto della Sala è iniziata la terza decade di agosto, con circa una settimana di ritardo rispetto la precedente stagione, e si è protratta fino alla prima settimana di settembre.
All’arrivo in cantina i grappoli sono stati diraspati e pigiati in modo soffice. Il mosto con le proprie bucce è stato raffreddato a 10 °C per una breve macerazione di circa 2- 4 ore così da esaltare il profilo aromatico e gustativo delle uve. A seguito dell'illimpidimento, avvenuto in tini di acciaio inox, i diversi lotti sono stati trasferiti in parte in legno e in parte in acciaio dove ha avuto luogo la fermentazione alcolica a una temperatura controllata di 16-18 °C; soltanto la quota in legno ha poi affrontato la fermentazione malolattica. Il vino è stato successivamente assemblato e imbottigliato.
Bramìto nasce dai vigneti dell’antico Castello del Castello della Sala, a pochi kilometri da Orvieto. Una varietà, lo Chardonnay, che trova in questo particolare terroir, un suolo derivante da sedimenti fossili con infiltrazioni d’argilla, un’espressione dalla spiccata mineralità ed eleganza. La prima annata di Bramìto è stata la 1994.
Bramìto della Sala si presenta con un colore giallo paglierino luminoso con riflessi dorati. Al naso si distingue per un bouquet fresco ed elegante: sentori di pera Williams, fiori di ginestra e leggere note agrumate di lime si uniscono a lievi sfumature di nocciola tostata, burro fresco e pan brioche. Al palato è armonico, con una struttura ben bilanciata tra freschezza e sapidità. Il finale è lungo e persistente, con un delicato accenno di mandorla fresca e note minerali che richiamano il terroir umbro.
Il Castello della Sala si trova in Umbria, a poca distanza dal confine con la Toscana, a circa 18 chilometri dalla storica città di Orvieto. Le terre del Castello, imponente maniero di epoca medievale, si estendono per 600 ettari, di cui 229 ettari piantati a vigna, ad un’altezza di 220 - 470 metri sul livello del mare, tra le dolci colline che caratterizzano la bella campagna di queste zone. Il suolo è tendenzialmente argilloso, calcareo, ricco di conchiglie fossili, con vigneti ben esposti alla levata del sole e con ottime escursioni termiche: quella del Castello della Sala è una zona altamente vocata alla produzione di bianchi. Una sola eccezione: il Pinot nero, trova in questo terroir le condizioni ideali per esprimersi al meglio.
Suolo derivante da sedimenti fossili marini con infiltrazioni d'argilla.