Antinori Art Project nasce nel 2012 con l’inaugurazione della nuova cantina Antinori nel Chianti Classico, dall’idea di creare una naturale prosecuzione dell’attività di collezionismo che fa parte della tradizione della famiglia, indirizzandola però verso le arti e gli artisti del nostro tempo, in questo luogo dall’architettura avveniristica e accessibile ad un pubblico alla ricerca di esplorazioni legate alle degustazioni e ad esperienze sinestetiche. Antinori Art Project è quindi una piattaforma di interventi in ambito contemporaneo – realizzato in collaborazione con curatori affermati – che raccoglie sotto un’unica progettualità coerente uno speciale programma di commissioni annuali site-specific rivolto ad affermati protagonisti della scena artistica nazionale e internazionale, nonché esposizioni temporanee e seminari in collaborazione con Fondazioni e Musei. Gli interventi hanno visto nel biennio 2012/2013, a cura di Chiara Parisi, il coinvolgimento di Yona Friedman, Rosa Barba e Jean-Baptiste Decavèle e nel 2014, con l’arrivo di Ilaria Bonacossa alla direzione artistica del progetto, ha visto la partecipazione di Tomàs Saraceno con l’opera Biosphere 06, cluster of 3, installata nello spazio verticale dello scalone interno della cantina. Nel 2015 la mostra Still Life Remix, dedicata all’intramontabile tema della natura morta, con l’installazione dell’opera Clessidra dell’artista Giorgio Andreotta Calò; nel 2016 l’acquisizione dell’opera site-specific “Giant Fruit” di Nicolas Party e la commissione dell’opera “Portal del Angel” dello scultore Jorge Peris, un precario arco di trionfo realizzato attraverso la riappropriazione di materiali locali, come gli antichi orci di terracotta usati storicamente per conservare l’olio. Nel 2017 Antinori Art Project ha commissionato a Stefano Arienti, tra gli artisti italiani più apprezzati sulla scena internazionale, un nuovo progetto nato per essere in dialogo con un capolavoro della storia dell’arte rinascimentale: la lunetta raffigurante La resurrezione di Cristo realizzata agli inizi del XVI secolo da Giovanni Della Robbia (Firenze, 1469 – 1529/1530), su commissione di Nicolò di Tommaso Antinori. La “lunetta Antinori”, così nota agli storici dell’arte, oggi proprietà del Museo di Brooklyn, è tornata temporaneamente a Firenze, dopo 500 anni, al Museo Nazionale del Bargello per la mostra “Da Brooklyn al Bargello: la lunetta Antinori, Giovanni Della Robbia e Stefano Arienti” dal 9 novembre 2017 all’8 aprile 2018 a seguito di un importante restauro sostenuto negli Stati Uniti dalla famiglia Antinori. Il progetto di Stefano Arienti si è articolato in due opere distinte ma complementari : al Bargello, in una sala attigua a quella della lunetta, era esposta l’opera dal titolo “Scena Fissa”, in contemporanea, presso la cantina Antinori nel Chianti Classico è stata installata l’opera site-specific, “Altorilievo”, entrando a far parte della collezione di famiglia, attualizzando e rendendo visibile il forte legame con la storia e la tradizione mecenatistica. Visita il sito | antinoriartproject.it